pag. 302 – traduzione Laura Cangemi – Teadue 2008

Il monologo mentale del padre prima, quello della madre poi. Due tentativi di iniziare a superare l’immenso dolore per una perdita inaccettabile: il suicidio della figlia adolescente. Si ripercorre la storia d’amore dei genitori e la conseguente rottura. Poi i dialoghi del padre e della madre, compulsivi, assurdi, dolorosi.

Non mi è dispiaciuta la lettura, anche se l’ho trovato poco coinvolgente. Nonostante la neve della copertina (riferita alla nazionalità dell’autrice, norvegese) nel romanzo, che pure si svolge in Norvegia, c’è un clima caldo. E’ estate. La luce che si protende anche nella notte mi è sembrata voler scavare e mettere a nudo  ancora di più il dolore dei genitori.