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pag 293 – traduzione di Alessandro Mari – Varia /Feltrinelli 2010 ISBN 9788807490965

Non sono mai stata fan di Patti Smith. Ma dopo le elucubrazioni alto borghesi di inizio secolo di Swann avevo bisogno di qualcosa di più vicino temporalmente e culturalmente. E poi avevo voglia di andare a New York.

Il libro mi ha stregata come una favola, a tal punto che a volte mi sono chiesta se sia tutto vero quel che racconta. L’atmosfera di NYC alla fine dei sessanta, la vita con pochi soldi, fatta di espedienti, un amore artista, Mapplethorpe, che rimane un’amicizia profonda per tutta la vita. L’ambiente del Chelsea Hotel, le aspirazioni, i dubbi i sogni della giovane età. Le poesie di Patti, i disegni di Robert. Sono tornata ragazzina e ho sognato, ma tornando adulta ho percepito anche un’onestà artistica nella sua ricerca di quel periodo. A quasi quarant’anni dalla sua uscita ho iniziato ad ascoltare Horses. Patti, scusa il ritardo ;)

Le cose che avevo creduto potessero avverarsi non si verificarono. Cose che non avevo previsto , invece, si realizzarono.